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News & Articoli

News e articoli dal Consorzio e dal mondo degli impianti.

 

 

25-12-2013

 

Chiusa l’asta SALVAMARGINE: successo

È terminata l’asta di SALVAMARGINE, il  primo gruppo d’acquisto italiano di carburanti per impianti indipendenti del Consorzio Italiano Impianti Indipendenti, con un successo per il COnsorzio 3i e gli impianti aderenti.  Tante le offerte a vantaggio degli aderenti. Primarie società nel settore si sono aggiudicate la gara che vedeva la compoetizione nei  settori  benzina, GPL e trasporto GPL e trasporto carburanti.

 

Raggiunti gli obiettivi

Sono stati quindici i fornitori nazionali ed internazionali  che hanno partecipato all’asta,  selezionati e qualificati dal Consorzio 3i.  Il numero degli impianti aderenti cosiccome il numero e la qualità dei partecipanti alla gara sono stati superiori alle attese. Ciò ha permesso di raggiungere l’obiettivo di ottenere prezzi e condizioni estremamente convenienti per SALVAMARGINE in tutte i lotti in gara: fornitura benzina e gasolio, fornitura GPL, servizio di tasporto benzina e gasolio e servizio di trasporto GPL.  

 

Quanto ci guadagno?

Grazie al contributo di oltre 200 impianti  abbiamo ottenuto delle tariffe e condizioni esclusive che permetteranno un risparmio indicativo mediomedio di oltre 15000 Euro per impianto.

A partire dal  23 dicembre, a tutti gli aderenti verranno comunicate le condizioni ed  un calcolo personalizzato del risparmio che avranno.

 

Per i ritardatari

Visto il successo dell’asta  e l’opportunità di risparmio per gli impianti, in via eccezionale e soggetto all’approvazione degli impianti richiedenti, abbiamo deciso di riaprire le adesioni fino al 31 dicembre (incluso). Questo per permettere, anche ai ritardatari di poter sottoscrivere le offerte vincitrici. 

 

Consorzio 3i s.r.l.

Il Consorzio Italiano Impianti Indipendenti s.r.l. nasce per fornire agli impianti  gli strumenti per competere nello scenario industriale odierno. La missione  è quella di recuperare e massimizzare la redditività degli impianti di distribuzione tramite la condivisione di quelle attività che possono essere ottimizzate grazie alle economie di scala e allo sviluppo di teconolgie e servizi a valore aggiunto.   I benefici che si possono ottenere sono evidenti ed hanno permesso al Consorzio 3i di affermersi rapidamente come una realtà di riferimento e di innovazione nel panorama della distribuzione indipendente italiana.

Per maggiori informazioni: www.c3i.it

01-10-2013

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Nonostante l'avanzata di fonti d'energia e carburanti cosiddetti 'bio', il business della benzina e dei propellenti tradizionali resta uno dei più redditizi ed è difficile pensare che un giorno possa essere completamente soppiantato. Per questa ragione - e anche in considerazione del numero di veicoli circolanti in Italia - aprire un distributore di benzina potrebbe rivelarsi un investimento di successo. Leggete qui come fare.


Distributori di benzina: marchi premium e pompe bianche
In Italia al giorno d'oggi presso i distributori non si compra solo benzina, ma anche diesel, gpl, metano e - in alcuni casi - bio-diesel, idrogeno, etanolo e combustibile ibrido. Qualunque sia il carburante di cui si necessita, il rifornimento può essere effettuato presso le pompe a marchi premium oppure in quelle cosiddette 'bianche'. La differenza tra le due è che le prime sono affiliate a società petrolifere internazionali come Esso, Tamoil, Agip, Shell, mentre le seconde non appartenengono a nessun logo e, forti di questo, di solito spuntano prezzi di acquisto particolarmente vantaggiosi e praticano tariffe più basse.

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Scelta della location e piano di investimento
Perché un distributore funzioni è importante individuare una location favorevole tra quelle che il Piano Regolatore Generale del Comune di competenza ha scelto di dedicare a questa destinazione d'uso. Di solito, le migliori sono quelle in prossimità di strade trafficate, vicino a cantieri di lunga durata e fabbriche (in questo caso si può scegliere di stipulare una specie di 'esclusiva' e rifornire solo la flotta aziendale) oppure nei pressi di centri commerciali e grandi supermercati (ideale soprattutto per le pompe bianche). Una volta individuato il luogo, il passo successivo prevede la stesura di un dettagliato piano di business volto a stabilire la forma migliore da dare al distributore: premium o bianco, con o senza spaccio e via dicendo.

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Concessione Edilizia e Autorizzazione Petrolifera
Per aprire un distributore di benzina, in primo luogo è necessario fare richiesta della Concessione Edilizia per opere di nuova costruzione (mod. E0200) e successivamente ottenere l'Autorizzazione Petrolifera. La domanda deve essere inoltrata al Sindaco del Comune di competenza e si compone di:

  • generalità, domicilio e codice fiscale del richiedente (persona fisica o giuridica);

  • località di installazione dell'impianto;

  • dettagliata struttura del nuovo impianto e pianta degli eventuali impianti da chiudere;

  • distanze di effettiva percorrenza da altri impianti esistenti nonché sussistenza dei requisiti previsti per i nuovi impianti, per la modifica di impianti carburanti con GPL o metano oppure per la modifica di impianti a GPL e metano con l'aggiunta di altri carburanti;

  • presentazione del progetto al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco;

  • presenza dei requisiti richiesti nel caso di impianti dotati di dispositivi self-service con pagamento posticipato.

Alla domanda devono inoltre essere allegati:

  • perizia giurata (redatta da un ingegnere o altro tecnico competente) che attesti il rispetto dei requisiti fiscali, sanitari, ambientali e stradali, nonché l'osservanza delle norme per la tutela dei beni storici e artistici di quelle dell'indirizzo programmatico della regione;

  • disponibilità dell'area con sottoscrizione autentica del proprietario;

  • modelli DAS (ex HTER 16) che dimostrano che gli impianti destinati alla chiusura sono attivi e funzionanti o copia dell'autorizzazione alla sospensione dell'esercizio;

  • concessioni/autorizzazioni degli impianti oggetto di trasferimento e concentrazione;

  • disegni planimetrici dell'impianto sottoscritti dal responsabile tecnico del progetto.


Distributori su strade provinciali e statali
Se il distributore sorgerà su strade provinciali e statali, è necessario inviare all'ente proprietario (ANAS, Ufficio Licenze e Concessioni, Amministrazione Provinciale) una copia completa della domanda con il timbro del Comune e un fascicolo comprendente i seguenti allegati:

  • rilievo aere - fotogrammetrico in scala 1:5000 della zona dell'impianto;

  • rilievo in scala 1:2000 con evidenziati incroci, biforcazioni, diramazioni, accessi privati, dossi, gallerie, piazzole di soste e fermate di autolinee;

  • rilievo come il precedente con lo stato del progetto;

  • planimetria in scala 1:200 con tabella di calcolo che evidenzia la superficie di terreno demaniale oggetto di occupazione.

Per maggiori informazioni in merito si rimanda ai singoli SUIC (Sportello Unico Impresa e Cittadino) dei Comuni dove si ha intenzione di installare il distributore.

 

Quale futuro?

 

Aprire un impianto

 

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